La ludoteca #8 – Mythomakya Tutorial

La ludoteca #8 – Mythomakya Tutorial

Transcript Mythomakya Tutorial

Ciao ragazzi,

oggi abbiamo tra le mani Mythomakya, un gioco di Luca Feliciani del 2015, da 2 a 6 giocatori, edito da Pendragon. Si tratta di un gioco di carte con protagonisti i miti greci. Le meccaniche di gioco sono semplicissime e ricordano quelle della cara vecchia briscola, ma le illustrazioni di Mirka Andolfo valgono da sole l’acquisto. Esistono due versioni del gioco, entrambe illustrate nel regolamento, una più semplice, Il trionfo degli eroi, e una più complessa, La sfida degli Dei. La sola differenza è che quest’ultima aggiunge l’utilizzo delle carte divinità e di carte con abilità speciali quindi è adatta ad un pubblico più abile, mentre la prima versione può essere proposta anche ai più piccoli. In questo tutorial ci concentriamo sulla versione avanzata. Vediamo come si gioca.

Setup e regole

Le carte di Mythomakya sono di tre tipi: le mele d’oro, che sono sia la valuta del gioco per comprare e attivare abilità speciali, sia punti vittoria alla fine. Carte divinità con abilità speciali da tenere segrete agli altri giocatori, e carte mito di 5 colori differenti (giallo, nero, blu, rosso, viola), che riportano un valore di forza in alto a sinistra, un bottino in mele in alto a destra e, talvolta, un’abilità speciale scritta in basso, con il suo costo di attivazione.
Per la versione avanzata, La sfida degli Dei, si utilizzano solo le carte mito con un simbolo alla destra del nome, più quelle con simboli da entrambi i lati.

Lo scopo del gioco è avere a fine partita il maggior numero di mele d’oro rappresentate sulle carte conquistate. Il regolamento consiglia di fare più partite, e considerare vincitore chi se ne aggiudica il maggior numero.

In una partita a due giocatori, a ciascuno vengono consegnate 2 mele d’oro e 3 carte divinità, quelle con il retro dorato, che si pescheranno casualmente e si terranno nascoste.

Il resto delle carte mito, quelle con il retro rosso, va suddiviso equamente tra i partecipanti. Ognuno pone davanti a sé 10 mazzetti di 3 carte sovrapposte a faccia in su. Le carte in cima ad ogni mazzetto, dette carte scoperte, sono le uniche che si possono giocare. Si determina il primo giocatore, ma è l’altro partecipante, per equilibrare i vantaggi tra le parti, ad avere il compito di scegliere la moira, ovvero il colore dominante, che vincerà sugli altri.

La partita inizia con il primo giocatore che pone in gioco una delle sue carte scoperte. L’avversario è obbligato, se può, a rispondere con una delle sue carte scoperte dello stesso colore. Si confrontano poi i valori in alto a sinistra delle carte, e chi ha il valore più alto, si aggiudica tutte le carte sul tavolo, che mette nel proprio tesoro, ovvero il mazzo delle carte conquistate, sempre consultabile da tutti. Se l’avversario non può rispondere con lo stesso colore, deve giocarne un altro, se si tratta della moira, vincerà la mano e prenderà tutte le carte sul tavolo, se risponde invece con un colore neutrale, il primo giocatore ottiene tutto il bottino.
Chi si aggiudica la mano diventa primo giocatore e si continua così fino a che uno dei partecipanti non esaurisce le sue carte. Se a quel punto l’avversario ha ancora carte sul tavolo, queste andranno a far parte del tesoro del giocatore proprietario delle carte rimaste.

Ci sono delle differenze nel setup delle partite a più giocatori, vi rimando al regolamento per i dettagli. Vi basti sapere che le partite a 3 giocatori sono individuali, mentre quelle a 4-5-6 giocatori sono a squadre. La moira sarà scelta da colui che precede il primo giocatore e le carte si giocheranno in senso orario. I requisiti per vincere la mano sono gli stessi, la moira vince sugli altri colori, in caso contrario, sarà la carta del colore della prima giocata, ma con la forza maggiore, ad aggiudicarsi la presa.

Alcune carte hanno abilità speciali. Si possono attivare subito una volta giocate, se si decide di  pagarne il costo in mele ovvero usando le due mele iniziali, oppure scartando definitivamente dal gioco una o più carte del proprio tesoro, in modo che il numero di mele in alto a destra equivalga al costo dell’abilità (se si supera il costo, non si ottiene resto). Tra le abilità ci sono anche quelle che permettono di cambiare la moira, o di scegliere quali carte far giocare agli avversari.
Anche le carte divinità hanno abilità speciali e vanno usate ad inizio turno, prima che il primo giocatore giochi la sua carta (salvo dove diversamente indicato). Se ne paga il costo in mele come per le carte mito e si svolge immediatamente l’azione indicata, la carta divinità viene poi scartata dal gioco. Se non usate, le divinità restano in mano al giocatore fino alla fine quando entreranno a far parte del suo tesoro.

A fine partita, si contano le mele rappresentate sulle carte conquistate, si sommano quelle sulle carte divinità non utilizzate e le eventuali due mele consegnate ad inizio partita. Chi ha più mele d’oro, è il vincitore.

Prime mosse

La prima cosa da verificare è se tra le vostre carte scoperte esiste un colore, non di moira, che nessun altro giocatore ha in cima ai propri mazzetti, o piuttosto ha, ma con carte di forza inferiore. Se questo è il caso, la prima scelta è sicuramente facile. Se invece abbiamo solo carte con valori più deboli delle carte degli avversari, e nessuna moira, possiamo decidere di giocare una carta che dia 0 mele, o il numero minore di mele possibili, per cedere la mano agli avversari, ma limitando i danni.

Una carta del colore della moira è molto più utile in risposta piuttosto che giocata per prima, ma in mancanza di alternative, almeno questa mossa garantisce una presa quasi sicura e un nuovo turno da primo giocatore.

Alcune abilità speciali sono molto costose, ad esempio quelle che permettono di cambiare la moira, ma se dando un’occhiata alle vostre carte vedete che la moira attuale è poco presente, può essere una buona idea fare questo investimento. L’abilità che permette di scegliere quali carte far giocare agli avversari è molto utile, soprattutto quando vediamo in cima ai loro mazzetti le carte da 7 mele d’oro, presenti in un unico esemplare per colore, quindi rare e molto preziose.

Impressioni

Leggere le istruzioni di Mythomakya vi impegnerà probabilmente meno tempo rispetto a vedere questo tutorial, in due pagine è tutto spiegato, il che vi fa intuire quanto sia facile da giocare e imparare. Gli unici dubbi che vi verranno riguarderanno alcune abilità speciali delle carte, ma sono tutte illustrate alla fine del regolamento.

Il gioco è molto breve, 20-40 minuti nella modalità avanzata, e non si può dire che abbia particolare profondità. E’ come giocare a briscola con tutte le carte scoperte, il che elimina la casualità e permette un po’ di strategia in più, ma sempre in maniera limitata perché le scelte possibili non sono tante. L’elemento fondamentale a mio avviso è il tempismo, scegliere se e quando giocare un’abilità speciale o una divinità può cambiare il corso della partita quindi gestite bene il vostro tesoro di mele e state attenti a come spenderlo. Per il resto il gioco non ha molte pretese, scorre leggero, ma difficilmente vi lascerà a bocca aperta. Ma come già accennavo nell’introduzione, esiste un motivo valido per comprare questo gioco e sono le illustrazioni di Mirka Andolfo. Ha svolto un lavoro fenomenale, gli eroi greci sono uno spettacolo, sono disegnati come fumetti, con grande ironia, e su carte patinate davvero belle. Vi lascio con una galleria di immagini perché ne vale davvero la pena.

Fateci sapere se ci avete giocato e cosa ne pensate.

Alla prossima e buon gioco!

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