Come realizzare un’app per giochi da tavolo – Intervista a Studio Clangore

Avete bisogno di realizzare un’app per il gioco da tavolo che state sviluppando? Siete curiosi di sapere come si svolge il processo di creazione di una companion app o di una versione digitale di un gioco da tavolo?
Per rispondere a queste domande abbiamo incontrato i ragazzi di Studio Clangore, azienda italiana della provincia di Monza e Brianza che si occupa, tra le altre cose, di sviluppare app per giochi da tavolo. Avete mai giocato all’App di  Pozioni Esplosive sul vostro cellulare? Ebbene, si tratta di una loro creazione! Ho fatto loro alcune domande per capire meglio in cosa consiste il loro lavoro.

Ciao ragazzi, ci spiegate esattamente cosa fa Studio Clangore?
Ciao! La risposta breve: videogiochi 😛
Più nello specifico, realizziamo prodotti per l’intrattenimento di vario tipo, con particolare attenzione per gli adattamenti digitali di giochi da tavolo.

‎Come vedete il mercato del gioco oggi? In che direzione sta andando secondo voi?
E’ un mercato che sembra conoscere un fermento senza fine. Questo significa una enormità di pubblico “affamato” con cui confrontarsi, ma anche una interessante spinta creativa negli ambienti di sviluppo, più numerosi che mai.

E’ anche un ambito così grande da rendere difficile identificare una sola direzione, ma una evoluzione innegabile è costituita dalla convergenza tra i giochi da tavolo e quelli digitali. Questo passa dagli adattamenti digitali dei board game (come Ticket to Ride o Carcassonne, per citarne alcuni) e arriva a vere e proprie esperienze di second screen o “enhanced”. XCOM: The Board Game è uno splendido esempio di questo approccio.

Pensiamo che questo ambito abbia ancora molto da dare, e che sia un mercato più che favorevole. E poi, siamo tutti appassionati di giochi in scatola

‎Per quanto riguarda i giochi da tavolo, che è l’ambito che più ci interessa, quali sono i passi da seguire per realizzare una app di un boardgame? E quali sono le difficoltà maggiori che si incontrano?
Cominciamo (ovviamente) provando il gioco da tavolo, cercando di far emergere le strategie, le interazioni principali, la rilevanza delle risorse e delle informazioni in base ai diversi momenti di gioco. In questo modo possiamo realizzare l’architettura dell’informazione, che sta alla base di tutto il lavoro di design successivo: flussi di interazione, progettazione di interfacce, e prototipi preliminari per testare il prima possibile. Da lì in poi, pezzo dopo pezzo, inizia il vero e proprio sviluppo.

La regola che cerchiamo di seguire è sempre: adattare il gioco al nuovo ambiente in cui viene portato. Dobbiamo compensare la perdita della “fisicità” dando qualcosa di altrettanto piacevole e importante, come la possibilità di affrontare una sfida in solitaria o lasciare che sia l’app a sbrigare i compiti noiosi (come ordinare le pedine o fare calcoli a mente).

La difficoltà principale è, sicuramente, creare un’esperienza appagante per l’ambiente digitale pur lasciando evidente il collegamento con il board game corrispettivo. I giocatori devono pensare, “Wow, sembra il gioco da tavolo,” ma nel contempo devono poter interagire in maniera più immediata e semplice, limitando gli automatismi. Devono poter riconoscere che l’app ha qualcosa di nuovo o diverso da offrire, altrimenti non avrebbero motivo di giocarci!

Andiamo più nello specifico, quale progetto via ha dato maggiore soddisfazione finora?
Ogni progetto dà soddisfazioni (e noie) irripetibili!
Stiamo ancora seguendo Potion Explosion, il primo prodotto di Studio Clangore con pubblicazione internazionale (creato da Horrible Games e pubblicato da Asmodee Digital). La quantità di review, let’s play e screenshot twittati ci ha lasciati davvero soddisfatti. La community dei giochi da tavolo digitali è calorosa e disponibilissima.

Vi faccio i complimenti per aver realizzato l’app di Pozioni Esplosive, fortunato e premiato titolo. A proposito di questo, come scegliete i progetti su cui lavorare?
Grazie! Nel caso di Potion Explosion è stato molto semplice: non potevamo perderci quello che sarebbe poi diventato Gioco dell’Anno 2016!
In generale, cerchiamo di considerare diversi aspetti. Per esempio, valutiamo quanto il gioco si “presti”, cioè quanto guadagni (o perda) attraverso un adattamento digitale. Fortunatamente, in ogni caso, nulla è impossibile se chi ha creato il gioco è disposto a collaborare con noi per adattare l’idea nel modo giusto.
A oggi ci è sempre andata bene!

Se qualcuno avesse bisogno di sviluppare una app per il proprio gioco cosa deve fare? Può richiedere il vostro aiuto?
Certo! Il punto di partenza è sempre il gioco da tavolo, ovviamente, di cui studiamo a fondo il libretto delle regole prima di provarlo ripetutamente.
Ogni progetto ha poi requisiti e necessità diverse, che di solito discutiamo in base al livello di complessità, al modello di business e al tipo di gioco in questione.

In ogni caso, siamo rintracciabili attraverso i social o il nostro sito. Scriverci non costa niente!

‎Cosa bolle in pentola? Progetti futuri?
Sempre! Per il 2018 pianifichiamo di realizzare almeno altri due adattamenti (per ora segretissimi). Ma stiamo lavorando anche a prodotti nostri, sebbene il tempo non basti mai.

A proposito, sta per essere pubblicata l’app Una Storia di Pirati per l’omonimo gioco di Cranio Creations! Questa app companion è pensata per essere usata insieme al gioco da tavolo, ed è una esperienza di gioco che speriamo di poter replicare ancora in futuro. Incrociamo le dita!

Ringraziamo i ragazzi di Studio Clangore per la disponibilità, e facciamo loro un in bocca al lupo per il futuro.
Trovate tante altre informazioni sul loro lavoro e i loro contatti sul sito: http://www.studioclangore.com/
100 di queste app!

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