Modena Play 2018 – Giochi provati & impressioni

Modena Play 2018 – Giochi provati & impressioni

Transcript del video Modena Play 2018 – Giochi provati & impressioni

Ciao ragazzi, un’altra edizione di Modena Play si è conclusa ed è ora di tirare le somme.

Sono stata a Modena sabato e domenica, e ho provato in totale 8 giochi. Parto con uno spoiler, non sono stata particolarmente colpita dalle novità uscite, e non mi è sembrata una fiera ricchissima. Ma andiamo con ordine:

Sabato ho provato Near and Far di DvGiochi. Partivo un po’ prevenuta non avendo apprezzato particolarmente Above and below. Il lavoro di arricchimento e miglioramento del precedente titolo si vede e si sente. Un libro con mappe da esplorare, una modalità campagna, partita singola oppure arcade che elimina la parte narrativa. L’esplorazione diventa più varia e avventurosa con tesori, minacce e la creazione di una squadra con abilità diverse. C’è la possibilità di sviluppare la storia di ogni singolo personaggio e in generale l’ambientazione sembra più profonda del precedente. Tutto ciò è notevole e a mio parere migliora Above and below. Ma, se devo dirla tutta, se non avete amato il primo titolo, difficilmente vi innamorerete di questo che si sviluppa sulla stessa falsariga.

Ho provato Spirits of the forest di GateOnGames. Un astratto molto accattivante ambientato in una coloratissima foresta, dello stesso autore di Coloretto, Michael Schacht, che reimplementa qui un suo precedente gioco. Con un sistema di prese delle tessere più esterne, abbinando simboli uguali, bisogna raccogliere il maggior numero di spiriti della foresta realizzando il set collection di maggior valore. Un minimo di strategia e interazione è prevista potendo bloccare delle tessere agli avversari, ma si tratta di un gioco molto semplice, e le scelte sono a volte obbligate o è evidente quale sia la mossa più conveniente. Può diventare un family, o come Coloretto un gioco portatile da tutte le occasioni.

Cranio Creations aveva una serie di prototipi che vedranno la luce prossimamente. Ho provato Le mura di York, in cui i giocatori, su un plancia territorio, devono posizionare dei muretti per creare la propria città. Il numero e la disposizione dei muretti è determinato da un tiro di dadi, così come le caratteristiche che la città dovrà avere ovvero il numero di chiese, bancarelle e pozzi. Attenzione a non inglobare dei vichinghi nella città che state costruendo! Per ora non sembra nulla di entusiasmante e i lanci di dadi non sembrano offrire troppa varietà, ma staremo a vedere.

Infine da Uplay ho provato Fight for Olympus, essendo fan dei giochi per due era un po’ che volevo provarlo. Purtroppo grossa delusione per un gioco che non lascia grosse possibilità strategiche, in un continuo evocare eroi che vengono sconfitti in 1-2 turni per lasciare spazio ad altri eroi e così via. I duelli sono troppo statici e si risolvono troppo velocemente, un eroe tipicamente è destinato ad attaccare e morire poco dopo. Inoltre, la pesca delle carte è molto determinante e vincolante sulle proprie scelte.

Passiamo a domenica, quando finalmente ho provato Altiplano. Da super fan di Orléans ero molto curiosa e non mi ha deluso. L’ambientazione è diversa, ma la grafica e i materiali sono ugualmente allegri e divertenti. Altiplano utilizza lo stesso sistema di bag building di Orléans, migliorato e ottimizzato grazie al carretto e all’area di stoccaggio. Invece dei lavoratori stavolta pescheremo risorse dal sacchetto, infiniti tipi di risorse! che potremo trasformare e scambiare fino ad ottenere merci di valore. Il completamento di ordini e l’acquisto di potenziamenti che permettono di giocare potenti combo permetteranno di acquisire punti. Il giudizio finale  arriverà dopo una partita intera, ma da questa demo ho avuto l’impressione che Orléans sia più inquadrato, stretto e focalizzato ad uno scopo, mentre Altiplano sia più vario e un po’ confusionario, ma non per questo meno divertente.

Poi ho avuto l’opportunità di provare il prototipo, ormai quasi terminato, di Coimbra di Virginio Gigli e Flaminia Brasini, che sarà localizzato da Ghenos Games. Si tratta di un gestionale basato su combo di carte, sulla falsariga di Lorenzo il magnifico. Unisce diversi elementi, tra cui appunto la pesca di carte da 4 aree, una mappa da esplorare per andare a recuperare bonus una tantum o di fine partita, e dei tracciati di produzione su cui specializzarsi.  A fine partita un’insalata di punti premierà chi avrà ottimizzato al meglio i vari aspetti del gioco. La prenotazione delle carte è interessante ed è fatta tramite dei dadi, tipicamente chi usa il dado più alto sceglierà per primo, ma pagherà anche di più la carta stessa. Dopo aver usato il valore del dado in questo modo, il colore del dado determinerà quale tracciato produttivo si attiverà. Il gioco promette bene, sembra solido e sufficientemente spaccacervelli. Bisogna essere lungimiranti e giocare sul lungo periodo, procurandosi in anticipo le carte punteggio che si pensa serviranno di più.

Altro gioco provato è Barenpark di Uplay, in cui si dovrà costruire un parco per ospitare tanti esemplari di orso. Il parco va costruito in stile tetris con tessere sempre diverse da incastrare tra loro in modo da sbloccare ulteriori tessere. Della serie a tetris ho già in collezione Patchwork e Cottage Garden, questo mi è sembrato più leggero e veloce, un pochino più banale, e non indispensabile se avete già titoli simili.

Ultimo gioco provato è stato Pocket Mars di MS Edizioni. Una versione super ridotta di un gioco di esplorazione spaziale. I giocatori, giocando carte dalla propria mano, o preparandoli come moduli spaziali da installare sui pianeti, dovranno essenzialmente svolgere due azioni: portare gli astronauti dalla Terra alla propria astronave, e poi dall’astronave ai vari pianeti. Nel frattempo si accumula una risorsa, l’energia, che a dire il vero serve a poco. Ecco per essere Pocket, forse è un po’ troppo pocket, un pizzico di complessità in più l’avrebbe reso più interessante.

Come avrete notato dalle mie impressioni, sono pochi i giochi che mi hanno colpito quest’anno. E lo dimostra il fatto che tra i miei acquisti ci sono pochi giochi nuovi. Ma questo lo scoprirete in un prossimo video. Purtroppo non ho trovato spazio per provare Rising Sun, né le novità Cranio Creations che recupererò prossimamente.

Parliamo invece, giochi a parte,  delle impressioni sulla Fiera in generale. Aspettate, lo facciamo alla mia maniera!

Pro e Contro

Pro 1: Amici ludici da tutta italia, un sogno!

Contro 1: Miss Meeple, cosa ne pensi delle novità di questa Play? 404 not found

Pro 2: Russian Railroads a 10 euro!!! Comunque siete pazzi a svenderlo, è un gioco bellissimo

Contro 2: Ho visto code che voi umani non potete nemmeno immaginare. Ho visto Dal Tenda Shop!

Pro 3: Altro che Azul, altro che Altiplano, quest’anno l’articolo che è andato sold out più facilmente sono le spillette di miss meeple!

Contro 3: Oh che bello, si rientra a casa da Play, ci si può rilassare. Oh no, dimenticavo che ora saremo sommersi dai bottini!

Per finire ci tengo a ringraziare tutte le persone che mi hanno dimostrato affetto fermandomi per un saluto, una foto, un sorriso. E’ grazie a voi che riesco a portare avanti questo progetto. A tutti quelli che non ho incontrato e salutato di persona mando un abbraccio virtuale e spero di incontrarvi in prossime occasioni. Alla prossima e buon gioco!

 

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