Santorini Tutorial – La ludoteca #56

Santorini Tutorial – La ludoteca #56

Transcript del videotutorial di Santorini

Benvenuti al videotutorial di  Santorini, vi illustrerò le regole nel dettaglio e scopriremo come costruire queste bellissime torri. Alla fine del video, come sempre, non perdete i   Pro e Contro e i   consigli dell’autore per diventare imbattibili a Santorini.

Ciao ragazzi, io sono   Miss Meeple e questa è la mia rubrica di videotutorial di giochi da tavolo in cui vi illustro i regolamenti per capire se il gioco fa per voi e per iniziare subito a giocare.  Se è la prima volta che passate di qui iscrivetevi al canale per non perdervi i nuovi video. Santorini è un gioco astratto di Gordon Hamilton per 2-4 giocatori, con una durata indicativa di 15-20 minuti. Il gioco originale è del 2004, e ha subito nel 2016 un restyling molto bello nei materiali. L’edizione italiana è curata da Cranio Creations Vediamo come si gioca!

Setup e regole

Costruite la scogliera come spiegato sul regolamento. Se giocate in due, ognuno riceve due costruttori.  Il giocatore più giovane è il primo giocatore (io mi oppongo!) e posiziona i suoi lavoratori in due caselle a scelta della scacchiera. L’avversario fa lo stesso.

A partire dal primo giocatore, ognuno svolge il suo turno, poi passa la mano.  Il turno è composto dalle seguenti fasi: movimento, costruzione.  Come prima cosa il giocatore deve muovere uno dei suoi lavoratori in una della caselle non occupate adiacenti a quella in cui si trova, anche in diagonale. Durante il movimento il giocatore può salire di un livello, scendere di un qualsiasi numero di livelli, o restare sullo stesso livello. Non si può mai salire di più di un livello. Dopo il movimento, lo stesso lavoratore deve costruire un pezzo di torre in una casella non occupata adiacente a quella in cui ora si trova. Per casella non occupata si intende una casella in cui non ci sono altri lavoratori e non c’è già una cupola. Si può costruire un qualsiasi livello della torre, rispettando l’ordine dei pezzi,  ovvero base, che è il primo livello, secondo livello, terzo livello, cupola. Se uno dei lavoratori riesce a salire sul terzo livello vince immediatamente. Al contrario, se un giocatore non riesce a muovere nessun lavoratore, o non può costruire nessun blocco, perde immediatamente.

Per rendere il gioco più vario si possono aggiungere le carte divinità, ognuna con un’abilità speciale. A inizio partita se ne pescano due. Un giocatore ne prende una, l’avversario prende la rimanente, ma come vantaggio può decidere chi inizierà a giocare.

Se giocate in 3 o 4, è necessario usare le carte divinità (  solo quelle con il numero corretto di giocatori). In 3 giocatori ognuno riceve una coppia di lavoratori, se un giocatore è eliminato, proseguono gli altri due fino alla vittoria di uno solo. In 4 giocatori si gioca a squadre. Un giocatore posiziona i lavoratori, l’altro svolgerà il primo turno. Entrambi condividono il controllo dei lavoratori, ma ognuno ha una sua carta divinità personale. Quando un componente della squadra vince, la squadra vince.

 

Impressioni

Santorini colpisce per la sua semplicità, ma allo stesso tempo per la sua profondità. Le regole sono pochissime e in 5 minuti si è pronti a giocare. Nella prima partita non sarà ben chiaro cosa fare e come vincere, ma dalla seconda in poi sarà sfida all’ultimo sangue. Si è continuamente impegnati a cercare una via per la vittoria e a bloccare i tentativi di vittoria dell’avversario, non ci si può distrarre un attimo. Il bello è che le partite sono veramente rapide, ne farete 2-3 di fila senza neanche accorgervene. Paradossalmente più diventate esperti, più la partita durerà, per una crescente paralisi d’analisi. Purtroppo sono un po’ allergica alla plastica, i nuovi materiali non mi fanno impazzire, e se fossero più piccoli sarebbe un bel gioco portatile, ma sicuramente sono sufficientemente funzionali, si incastrano bene e permettono un flusso di gioco molto veloce. In un evento dedicato anche a non giocatori attirerà sicuramente l’attenzione. Essendo un gioco molto semplice, sono fondamentali le carte divinità, che sono tantissime e molto varie. Se possedete le carte extra fate attenzione perché alcuni abbinamenti tra divinità sono vietati perché sbilanciati. In realtà anche se non dichiarato, molti abbinamenti potrebbero sembrare sbilanciati, così come il fatto di iniziare per primi o meno. Per questo è consigliabile fare almeno 2 partite invertendo le carte e/o il primo giocatore.

Inoltre, come indicato nel regolamento, Santorini è pensato come gioco per due, ed è in questa configurazione che dà il suo meglio, in 3 cominciano ad esserci problemi di spazio e di kingmaking, mentre è interessante la modalità a squadre. Se vogliamo vedere il lato positivo, almeno in questo caso i problemi di bilanciamento e di scalabilità sono ben dichiarati fin da subito, così che il giocatore possa avere la migliore esperienza possibile. Il fatto che l’autore ci lavori da almeno 30 anni, ovvero da quando è uscita la prima edizione, è sintomo di qualità.

Continua la serie di begli astratti di quest’annata, dopo Tao Long, Azul e con l’imminente Sagrada c’è veramente l’imbarazzo della scelta. Fatemi sapere se lo avete provato e cosa ne pensate. Alla prossima e buon gioco!

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